Regia di Pupi Avati vedi scheda film
Innanzitutto chiariamo che qui Il nome della rosa non centra nulla, non come qualcuno asserisce. Il film che segna il ritorno al gotico del Maestro dopo i due precedenti Casa dalle finestre che ridono e Zeder, è un perfetto esempio di cinema di suspence, creata da atmosfere e situazioni, con l'apporto di un attore unico come Carlo Cecchi e suggellata da una bellissima colonna sonora di Pino Donaggio. Eccellente la fotografia di Cesare Bastelli. Consigliato agli amanti del genere.
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