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L'arcano incantatore

Regia di Pupi Avati vedi scheda film

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La recensione su L'arcano incantatore

di GIANNISV66
10 stelle

Ancora una storia Horror per Pupi Avati, regista bolognese specializzato in ritratti di amicizia e amore nella sua Emilia ma che ogni volta che si accosta al cinema di genere (la terza in questo caso, o forse la quarta considerando anche Voci Notturne) lo fa con grande abilità. Dopo l'ambientazione nel delta padano della Casa dalle Finestre che Ridono, questa volta sono i boschi e le solitudini dell'Appennino a fare da sfondo ad una storia agghiacciante che vede protagonista un seminarista in fuga dalla Bologna papalina (siamo nel XVIII secolo, l'epoca dei lumi ma anche delle superstizioni) per aver "messo nei guai" una ragazza. Tramite una misteriosa "signora" riesce ad ottenere asilo presso un sinistro monsignore (un ottimo Carlo Cecchi) che in barba ai suoi voti frequenta con passione eccessiva il mondo dell'occulto e della negromanzia e per questo è stato confinato in una torre isolata fra le montagne. La funzione del giovane (interpretato da un atterrito Stefano Dionisi) è quella di sostituire Nerio, il defunto assistente del Monsignore, personaggio attorno a cui aleggia un alone di maledizione.
Avati dirige molto bene una storia che tiene incollati alla poltrona fino alla fine, regalando pure come già aveva fatto nel sopracito La Casa dalle Finestre che Ridono un colpo di scena finale che è un anche bel colpo alle coronarie dello spettatore.
Riuscitissima l'ambientazione, una torre isolata in mezzo ad una natura tenebrosa, che nasconde al suo interno una ricchissima biblioteca (un richiamo a Borges?) con testi la cui lettura non pare affatto consigliabile.
Messi da parte i frizzi e i lazzi che spesso contraddistinguono in maniera un pò fastidiosa certe sue opere, il regista dà mano libera alle sue inquietudini e le porta sullo schermo con una efficace regia.
Uno dei migliori horror italiani di sempre, un piccolo capolavoro che va riscoperto.

Sulla trama

XVIII secolo, un sacerdote si reca in visita a un uomo rinchiuso in una stalla e ritenuto posseduto dal Maligno. Costui gli narra una storia che ha i contorni dell'incredibile........

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