Regia di Victor Sjöström vedi scheda film
Chi muore la notte di capodanno sarà il netturbino dei morti per l'anno successivo: dovrà guidare il carretto (fantasma) che raccoglie le anime 'fresche' da portare alla signora Morte. Questo dice la leggenda su cui il film poggia, ed è anche la scusa per raccontare dello spregevole David Holm morto proprio in quella notte.
Si apre come un horror e continua come un "Canto di Natale" alla svedese. L'anima di David Holm viene accompagnata dal vecchio carrettiere a visitare il male che il suo egoismo ha provocato, in una sorta di viaggio mistico, tra continui flashback e flashback nel flashback.
Bisogna dire che la prima parte è decisamente superiore. Un horror molto crepuscolare e tragico che in quanto a terrore non ha nulla da invidiare a Murnau.
La seconda vira nel dramma sentimentale, ed è meno affascinante, anche se è la parte centrale e più significativa.
Nel complesso è un film permeato di tragedia, molto notturno e 'da caminetto acceso'.
La colonna sonora è una perla, almeno nella versione che ho trovato io.
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