L'ubriacone David nella notte di San Silvestro riceve un messaggio: Edith, una sorella dell'esercito della salvezza in punto di morte, vuole incontrarlo per cercare di redimerlo. David rifiuta e sembra restare ucciso in una zuffa. Arriva il "carretto della morte" e viene ripercorsa l'esistenza di David, mentre sua moglie sta tentando di uccidersi. Il pentimento del protagonista risolve la situazione. Da un romanzo di Selma Lagerlöf adattato da lei stessa, un capolavoro della storia del cinema che mirabilmente unisce l'elemento fantastico con l'affresco sociale. Particolarmente notevoli gli esiti della sperimentazione nel linguaggio delle immagini e la non comune complessità della struttura narrativa.
Tecnicamente superbo, copiato anche da Kubrick in Shining, denso, crudele, intenso e commovente. Narra la leggenda che chi muore la notte di capodanno, il più vicino alla mezzanotte, dovrà condurre il carro della morte prelevando le anime per terra e mare per un anno... che è lungo come cento.
Tutto è immerso nelle tenebre tranne il letto della moribonda; lui non c'è. Fuori il carretto avanza con stridore di ossa. All'osteria un ubriaco biascica bestemmie.
Opera di importanza capitale nella storia del cinema! Piero Scaruffi ne parla come di “un possente affresco di leggenda nordica, racchiusa tutta in un villaggio e in una notte, più vicina all'espressionismo tedesco che al naturalismo”, a mio avviso invece rappresenta di fatto l'archetipo del cinema scandinavo del tempo (oltre a esserne uno degli indiscutibili vertici… leggi tutto
Sorta di fiaba triste, crepuscolare, dal preponderante tono moralistico e cattolico senza mezzi termini. La morte è la vera, unica protagonista di quest'opera la cui storia è incentrata sul concetto di redenzione, solo mezzo per giungere ad un'effettiva espiazione dei propri peccati. Il senso di colpa è la fraterna spalla della morte, il cui rappresentante semi-terreno è un defunto che… leggi tutto
Il secondo film che vedo per il 1921 è questo, uno dei film più importanti di quell'anno. Anno che, a seguire IMDB, registrò una piccola flessione (-6% circa) nella quantità di opere prodotte, rispetto al 1920.
Il regista Sjostrom non è forse molto noto al grande pubblico, ma influenzò vari altri artisti. Ebbe una carriera che oggi diremmo "al…
Il film forse più famoso di Victor Sjostrom resta "Il carretto fantasma", adattamento di un romanzo della scrittrice premio Nobel Selma Lagerlof, un melodramma sospeso tra il fantastico e l'horror che per l'epoca risultava certamente innovativo, soprattutto nell'uso di primitivi "effetti speciali" e delle sovraimpressioni, realizzate con notevole bravura tecnica.
La storia di David Holm,…
Dal gigantismo melodrammatico della nascente produzione di Hollywood, con la sua punta di diamante nelle opere di Griffith, passa un oceano di distanza, dalla remota, fredda e desolata Svezia, che si affaccia nel novero delle potenze nascenti della settima arte, grazie all’attore-regista Victor Sjostrom, il quale tra il 1912 ed il 1923,…
In un mondo con una forte pulsione immanentistica come quello attuale, la domanda di Eterno diventa una risorsa rivoluzionaria e pericolosa per i materialismi di massa. Il cinema, con la sua immediatezza, ha…
Il titolo (forse un po' troppo altisonante) di questa playlist ne racchiude il suo scopo: catalogare alcune opere meritevoli (sia classiche che moderne) le quali, per un motivo o per un altro, rischiano di rimanere…
Quando si parla di cinema dal punto di vista commerciale, noto che qui in Italia si tende sempre a fare discorsi del tipo: "Com'è andata quest'anno la competizione fra i film USA ed i film italiani? Hanno…
Con riferimento alla playlist pubblicata da harendt, io trovo che fra i titoli che meriterebbero maggiore visibilità ce ne sono tanti che magari non hanno moltissimi voti ma che -proprio per questo-…
Opera di importanza capitale nella storia del cinema! Piero Scaruffi ne parla come di “un possente affresco di leggenda nordica, racchiusa tutta in un villaggio e in una notte, più vicina all'espressionismo tedesco che al naturalismo”, a mio avviso invece rappresenta di fatto l'archetipo del cinema scandinavo del tempo (oltre a esserne uno degli indiscutibili vertici…
Secondo una leggenda nordica, esiste un carretto fantasma che carica le anime da consegnare alla morte. A guidarlo è colui che è morto sui rintocchi che annunciavano l’ultimo capodanno. Questa volta pare tocchi a David Holm, uomo dal passato burrascoso, oggi solitario barbone tubercolotico: gli amici lo pestano a sangue quando questi non risponde agli appelli della…
Saranno 10 playlist composte da 10 film per un totale di 100 film. 100 pellicole che sono riuscite ad rendere più sottile quella linea di separazione che è stata imposta tra Dio e l'uomo. Una serie di…
Chi muore la notte di capodanno sarà il netturbino dei morti per l'anno successivo: dovrà guidare il carretto (fantasma) che raccoglie le anime 'fresche' da portare alla signora Morte. Questo dice la leggenda su cui il film poggia, ed è anche la scusa per raccontare dello spregevole David Holm morto proprio in quella notte.
Si apre come un horror e continua come un "Canto…
Per apprezzare fino in fondo questo film è necessario valutare gli strumenti a disposizione di Sjöström che, sfruttando una striminzita parentesi didascalica, riesce comunque a fornire un quadro di forte potenza espressiva ed introspettiva. Gli effetti speciali dell'epoca sono aiutati decisamente dalla qualità poco nitida delle immagini mentre dall'altro lato lo…
Nell' antica Grecia le tragedie solleticavano quel lato oscuro dell'animo umano che viene attratto dall'orrore e così meravigliosamente descritto da Edgard Poe nel racconto "Una discesa nel Maelstrom". Il cinema…
La sostanza di questa favola notturna è la vita vista come una lunga agonia, in cui si trascinano, con delicata amarezza, la trepidazione per il futuro, l’attesa di un ritorno, la speranza di una salvezza. I ritratti dipinti da Victor Sjöström hanno le movenze lente e morbide del mare, in cui il dolore e la gioia, il bene e il male si alternano come…
Un capolavoro del cinema muto! Una complessità strutturale in anticipo sui tempi di almeno trent'anni ed effetti speciali affascinanti e resi realistici dalla datazione della pellicola. Un must che non bisogna perdersi per nessuna ragione al mondo. Ingmar Bergman girò un tv movie dal titolo "The image maker" in cui si descrivono in sala di montaggio i complessi risvolti…
Sorta di fiaba triste, crepuscolare, dal preponderante tono moralistico e cattolico senza mezzi termini. La morte è la vera, unica protagonista di quest'opera la cui storia è incentrata sul concetto di redenzione, solo mezzo per giungere ad un'effettiva espiazione dei propri peccati. Il senso di colpa è la fraterna spalla della morte, il cui rappresentante semi-terreno è un defunto che…
Capostipite della cinematografia svedese, è un solido racconto morale avvolto da un' atmosfera fantastica ed inquietante.
Notevole l'utilizzo della sovrimpressione e dei simbolismi, per un linguaggio austero e straordinariamente rappresentativo.
Ha ispirato Bergman ed in parte il Capra de "la Vita e meravigliosa", compreso Kubrick per "Shining"; un capolavoro.
voto: 10
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Commenti (3) vedi tutti
Vari motivi di interesse per un film che nel complesso non mi ha fatto gridare al miracolo.
leggi la recensione completa di tobanisTecnicamente superbo, copiato anche da Kubrick in Shining, denso, crudele, intenso e commovente. Narra la leggenda che chi muore la notte di capodanno, il più vicino alla mezzanotte, dovrà condurre il carro della morte prelevando le anime per terra e mare per un anno... che è lungo come cento.
commento di marco biTutto è immerso nelle tenebre tranne il letto della moribonda; lui non c'è. Fuori il carretto avanza con stridore di ossa. All'osteria un ubriaco biascica bestemmie.
commento di michel