Nella Francia degli anni Trenta un'abile truffatrice, Belle, vuol far evadere dalla prigione il suo ex amante, il noto truffatore Philip Bang. Per errore però evade l'italiano Felice Brianza. La donna allora costringe Felice a tornare in carcere travestito da cappellano per far evadere Bang. I due uomini si associano per giocare alla donna il loro colpo più grosso. In realtà Bang vuole anche truffare il suo compare italiano che però si rivelerà più furbo del suo collega. Simpatica commediola che fa il verso al gangster film. Corbucci, non certo nuovo a questo genere di film, guida con mano sicura un Celentano non ancora inflazionato e, soprattutto, non lasciato in balia di se stesso.
È un filmetto esile che galleggia a filo come una chiatta, minacciando in vari momenti di affondare, imbarcando un po' d'acqua. Ma non affonda. “La Stangata” di G. R. Hill è altra roba.
Storiellina Gangster-ina ina con il "Molleggiato" a mo' di tuttofare in questa sgangherata visione oltre tutto con la presenza di un'aggrazziata Corinne Clery ad inizio carriera ma oltre a questo non c'e' altro da ricordare.voto.1.
Come in altri esemplari di cinema anni '70, devo constatare una disparità di livello tra la tecnica cinematografica, il ritmo, la messa in scena da un lato, e la sceneggiatura, i dialoghi, le gag dall'altro. O il lato drammatico, nel caso di altri film.
Sergio Corbucci e Sergio Martino, ad esempio, hanno dato più volte prova di questa frattura interna nei loro film. Entrambi mi… leggi tutto
Sicuramente influenzati dagli alti incassi de "La stangata",i produttori di "Bluff" misero una coppia speculare a Newman-Redford,trovandola in Quinn-Celentano,il truffatore di scafata esperienza e il giovane allievo ambizioso,e trovarono in Sergio Corbucci l'ideale allestitore della crime-comedy:in effetti,è stato detto spesso,ma quanto mancano al cinema italiano registi come i fratelli… leggi tutto
Farsetta derivativa (il modello della Stangata - all'inizio anche di Papillon - è evidente) e poco divertente con la coppia assai strana Celentano - Anthony Quinn. Il regista riesce a strappare qualche risata, grazie all'umorismo surreale e non ancora esausto del Molleggiato, ma l'insieme lascia davvero il tempo che trova. leggi tutto
Come in altri esemplari di cinema anni '70, devo constatare una disparità di livello tra la tecnica cinematografica, il ritmo, la messa in scena da un lato, e la sceneggiatura, i dialoghi, le gag dall'altro. O il lato drammatico, nel caso di altri film.
Sergio Corbucci e Sergio Martino, ad esempio, hanno dato più volte prova di questa frattura interna nei loro film. Entrambi mi…
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Commenti (6) vedi tutti
È un filmetto esile che galleggia a filo come una chiatta, minacciando in vari momenti di affondare, imbarcando un po' d'acqua. Ma non affonda. “La Stangata” di G. R. Hill è altra roba.
leggi la recensione completa di BalivernaPoco divertente.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiTra trovate d'ingegno e qualche gag riuscita, la coppia Quinn-Celentano accompagna lo spettatore per una gradevole oretta in allegria.
leggi la recensione completa di alfatocoferoloStoriellina Gangster-ina ina con il "Molleggiato" a mo' di tuttofare in questa sgangherata visione oltre tutto con la presenza di un'aggrazziata Corinne Clery ad inizio carriera ma oltre a questo non c'e' altro da ricordare.voto.1.
commento di chribio1Il "Dio" Celentano è cosa vostra…chi arriva dall' Estero non lo capisce.
commento di NobreHa un buon ritmo e qualche simpatica trovata, si segue con piacere.
commento di wang yu