Regia di Robert Aldrich vedi scheda film
Un piccolo aereoplano di una scalcinata compagnia precipita in mezzo al deserto. I sopravvissuti tentano di attirare l’attenzione di eventuali soccorritori, alcuni cercano di raggiungere il centro abitato più vicino, poi tutti decidono di seguire la proposta di un ingegnere che ritiene possibile costruire un apparecchio di fortuna sfruttando i pezzi di quello caduto. I viveri scarseggiano, gli uomini diventano sempre più deboli, alcuni muoiono per varie cause, nell’imminenza del tentativo di volo viene fuori che il progettista aveva finora realizzato solo modellini: insomma, tutto sembra congiurare per un insuccesso. Aldrich analizza bene le dinamiche umane che si creano nel gruppo di involontari compagni: soprattutto lo scontro fra il pilota e l’ingegnere (è tedesco, e i ricordi della guerra pesano ancora), che non fanno nulla per rendersi simpatici. Però il film annacqua la tensione in una durata eccessiva, per poi concludersi in modo brusco e frettoloso.
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