Regia di Luciano De Crescenzo vedi scheda film
Un'accozzaglia di luoghi comuni, banalità della peggior sorta ed un cast di sagome che entrano ed escono dallo schermo senza lasciare il minimo segno: questo è Così parlò Bellavista. E va detto che lui parlò anche molto, ma chi lo abbia ascoltato, a parte i prostrati condòmini che lo seguono come una sorta di bocca della verità, rimane da scoprire. Ammesso che a qualcuno interessi. I cento minuti che separano i titoli di testa da quelli di coda offrono uno spaccato di insolita megalomania, con un De Crescenzo solo al comando, difficilmente definibile con sicurezza se peggiore a dirigere o a recitare.
Il professor Bellavista vive agiato in un condominio napoletano dove può permettersi di pontificare continuamente su tutto ciò che gli pare, adorato dai vicini di casa che si prostrano dinanzi al suo inarrestabile sparare sentenze. Arriva però il nuovo inquilino: è un milanese e non ha nessuna voglia di sentire gli sproloqui gratuiti di Bellavista. Fra i due nasce una rivalità che si placa solo quando rimangono intrappolati assieme nell'ascensore.
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