Regia di Luciano De Crescenzo vedi scheda film
Film esile, ma non per questo privo di qualche spunto divertente, dove il De Crescenzo scrittore mette in scena uno dei suoi più celebri romanzi sulla contrapposizione tra modi di vivere e vedere il mondo all'ombra del Vesuvio piuttosto che della Madunnina
La "napoletaneità" contrapposta al "milanesismo" è protagonista di questo simpatico film di Luciano De Crescenzo, che decise nel 1984 di sceneggiare, partendo dal suo omonimo romanzo e con la collaborazione di un altro grande napoletano come Riccardo Pazzaglia (che ha una particina anche nel film, mentre De Crescenzo stesso ne è uno dei protagonisti). Con il pretesto di seguire l'inserimento a Napoli di un dirigente milanese (il bravo Renato Scarpa), De Crescenzo dà il la ad una serie di situazioni, quasi si trattasse di un film ad episodi, sul vivere e pensare napoletano che, pur se deboluccio dal punto di vista cinematografico, strappa più di un sorriso ed anche qualche riflessione. Va comunque contestualizzato in un periodo in cui la contrapposizione Napoli-Milano era molto più avvertita rispetto ad oggi, e che avrà la sua cartina al tornasole più evidente negli sfottò calcistici degli anni '80 tra Milan e Napoli.
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