Regia di Allan Moyle vedi scheda film
Pump up the volume è un film che, nonostante sia stato catalogato come cult generazionale, mantiene fresca la spinta “rivoluzionaria” del messaggio. La sua forza espressiva è canalizzata attraverso le onde sonore di un misterioso dj notturno, capace di urlare a gran voce la verità e di far luce su di un disagio generazionale vissuto in prima persona. la sceneggiatura non lascia spazio al disimpegno, nonostante l’ambientazione giovanilistica, semmai calca la mano su temi seri che non possono lasciare indifferenti. La solitudine, la ghettizzazione dell’individuo emergono in tutta la loro prepotente e angosciante essenza. La forza propulsiva di un messaggio soltanto apparentemente sovversivo fa da traino fino all’epilogo finale dal sapore “epico”.
Slater si conferma come un attore convincente che, in seguito ha perso un pò di smalto e si è lascito cadere nel dimenticatoio. È atteso tra pochi giorni il suo ritorno sul grande schermo che si spera non si traduca in una sporadica apparizione, ma in una ripresa della carriera.
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