Regia di Barbet Schroeder vedi scheda film
In un sobborgo di Rochester (Minnesota) viene trovata morta una ragazza ed il ragazzo che stava con lei, Jakob (Edward Furlong), sparisce nel nulla: i genitori, madre medico (Meryl Streep) e padre artista (Liam Neeson), erano ignari della sua relazione con la giovane - entrambi sono minorenni - ma appare subito lampante che loro figlio è chiaramente coinvolto nell'omicidio, del quale solo a metà film si scoprirà la dinamica, il cui svelamento o meno alle autorità competenti metterà a dura prova tutti i componenti della benestante famiglia, che comprende anche una sorella minore, Judith (Julia Weldon).
Interessante mix tra legal thriller e dramma a sfondo familiare condotto con mano esperta da Barbet Schroeder che, dallo script scritto da Ted Tally ('Il silenzio degli innocenti') e basato sul libro di Rosellen Brown, riesce a creare una tensione palpabile fino a quando Jakob racconta come sono andate le cose, ma poi il racconto vira verso altri lidi, il pathos si allenta e la storia tocca altri temi, anche più alti, relativi al ruolo che ogni genitore deve tenere nei confronti di un figlio che ha commesso un crimine, diviso tra voglia di proteggerlo anche a costo di non dire la verità, infangare o occultare prove, e problemi etici sulla verità e la giustizia, che devono trionfare, anche a costo di pagare un caro prezzo per un congiunto.
Le due parti sono divise piuttosto nettamente tra di loro e Schroeder nella prima tiene sempre saldamente ancorata l'attenzione dello spettatore, mentre nella seconda perde qualche colpo andando in territori non completamente suoi e tirando la vicenda troppo per le lunghe, anche se, bisogna dire, grazie alla sceneggiatura di Ted Tally, vengono evitate le consuete e abusate scene da tribunale, con avvocati che battagliano tra obiezioni, testimoni reticenti e giudici inflessibili e media che puntano il dito sul (presunto) colpevole e questo è un ulteriore punto a favore del film.
Il dualismo tra verità e menzogna è rappresentato da Carolyn (Meryl Streep) da un lato e Ben (Liam Neeson) dall'altro, un avvocato (Alfred Molina, il migliore di tutto il cast) frapposto tra di loro, con il pelo sullo stomaco, che non va troppo per il sottile ed è disposto ad usare ogni mezzo pur di vincere la causa e nel mezzo il figlio accusato, che 'sbroglierà', suo malgrado, l'intricata matassa.
Il film, così come era stato introdotto, viene chiuso dalla voce off di Judith, che commenta appunto che nella sua famiglia c'è stato un 'prima' e un 'dopo' e che quindi nessuno di loro sarà più la stessa persona.
Buone le prove di tutti gli attori, su cui svetta come detto poco fa Alfred Molina con il suo ritratto di legale 'vincente' a ogni costo.
Incredibile ma vero, il titolo in italiano è la traduzione letterale dall'inglese!
Voto: 7.
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