Dopo l'uccisione di re Enrico, il trono va a re Edoardo. Ma il regno è voluto anche dal fratello del re, il deforme, sanguinario e astutissimo Riccardo, duca di Glouchester. Il duca dapprima seduce Lady Anna, vedova del principe da lui ucciso, poi elimina Clarence, il terzo fratello. Presto si leva di mezzo re Edoardo e muore anche il principino suo erede. Elisabetta, la regina, è sempre più isolata e disperata: suo fratello, il conte Rivers, viene ucciso barbaramente; l'anziana duchessa di York, madre di Riccardo, è impotente di fronte alla malvagità del figlio.
Note
Appropriata trasposizione della tragedia di Shakespeare in un'Inghilterra anni Trenta che ricorda i fasti della Germania nazista. McKellen, anche sceneggiatore del film, è un Riccardo III geniale, straordinariamente perverso e sornione, che non dimentica le tirate più celebri dell'originale. Non c'è volgarizzazione, né finzione banale.
Le opere di Shakespeare hanno il grande vantaggio di trattare temi dell'umanità che superano il periodo storico in cui sono stati inizialmente contestualizzati.
Spesso sia al cinema che soprattutto al teatro abbiamo assistito a opere di Shakespeare che vengono inserite in epoche diverse da quelle originali.
Non sempre,soprattutto al cinema,questo ha funzionato in maniera… leggi tutto
Solo dopo aver letto l’opinione, nettamente positiva, di Angelina, che di solito apprezzo molto, mi sono deciso a registrare e vedere questa rivisitazione in chiave moderna, ma come a Marcello anche a me le versioni 'aggiornate' dei classici fanno venire l'orticaria. Condivido sostanzialmente la sua opinione... tranne per i primi due aggettivi: tutti bravi, tutto vero, eppure a me pare… leggi tutto
L'ingegnosità della messa in scena, gli interpreti, la splendida verbosità di Shakespeare, le scenografie, i tempi,... ne fanno davvero un capolavoro.
Purtroppo è davvero troppo pesante subire una tale cattiveria. Supera ogni altra opera del mitico autore senza aggiungere alcun che rispetto a quanto già scritto. Avrebbe dovuto chiuderla in un cassetto. Meglio… leggi tutto
Rilettura trasposta negli anni Trenta, all'epoca dell'ascesa del nazismo, della tragedia shakespeariana, l'ennesimo Riccardo III cinematografico sceneggiato da Ian McKellen con Richard Loncraine è la storia di un ambiziosissimo graduato (lo stesso McKellen) nato con una malformazione ma sorretto da astuzia e intelligenza. Per arrivare al potere non esiterà a tradire e uccidere. Ma…
L'ingegnosità della messa in scena, gli interpreti, la splendida verbosità di Shakespeare, le scenografie, i tempi,... ne fanno davvero un capolavoro.
Purtroppo è davvero troppo pesante subire una tale cattiveria. Supera ogni altra opera del mitico autore senza aggiungere alcun che rispetto a quanto già scritto. Avrebbe dovuto chiuderla in un cassetto. Meglio…
Le opere di Shakespeare hanno il grande vantaggio di trattare temi dell'umanità che superano il periodo storico in cui sono stati inizialmente contestualizzati.
Spesso sia al cinema che soprattutto al teatro abbiamo assistito a opere di Shakespeare che vengono inserite in epoche diverse da quelle originali.
Non sempre,soprattutto al cinema,questo ha funzionato in maniera…
William Shakespeare è il più conosciuto scrittore teatrale che sia mai esistito.
Le sue opere sono probabilmente il punto più alto che l'arte (non solo la letteratura)abbia mai raggiunto.
Anche…
Sotto un parcheggio, in quel di Leicester, sono stati rinvenuti i resti di Riccardo III (il sovrano medioevale, non la sottoscritta;)). In occasione dell'(incredibile?) avvenimento, e in onore di Shakespeare e della…
Solo dopo aver letto l’opinione, nettamente positiva, di Angelina, che di solito apprezzo molto, mi sono deciso a registrare e vedere questa rivisitazione in chiave moderna, ma come a Marcello anche a me le versioni 'aggiornate' dei classici fanno venire l'orticaria. Condivido sostanzialmente la sua opinione... tranne per i primi due aggettivi: tutti bravi, tutto vero, eppure a me pare…
L’idea di partenza è buona: trasferire la tragedia shakespeariana in una specie di Inghilterra nazista degli anni ’30; però c’è qualche forzatura e qualche manierismo di troppo. Di questo tipo di operazioni mi rimangono sempre impresse più le parole che le immagini: qualcosa vorrrà pur dire.
Splendido? Sarà, ma per me è solo una apprezzabile riambientazione del dramma omonimo, certo con un bravo McKellen molto farabutto e perverso, ma che alterna interesse ad ampi momenti di fiacca. Bei titoli di testa e buona battaglia finale, ma in definitiva non pienamente appagante. 6 1/2
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Commenti (4) vedi tutti
“La frivola vanità, cormorano insaziabile, non esita a pascersi di sé stess Un opera scritta, forse, proprio per vanità.
leggi la recensione completa di BradyVoto 8. Idea originale e intelligente, accompagnata da ottimi attori teatrali. Al Pacino non sbaglia un colpo.
commento di DerzuBen fatto, con arguzia e tempi perfetti. Geniale il rimando all'epoca nazista.
commento di toscanoriservaINUTILE PARLARE DELLA STORIA.E' LA MESSA IN SCENA.L'ADATTAMENTO A COLPIRE.PERFETTI I TEMPI E LA REGIA.MCKELLEN E' MOSTRUOSAMENTE BRAVO ED ODIOSO
commento di superficie 213