Espandi menu
cerca
La fine è nota

Regia di Cristina Comencini vedi scheda film

Recensioni

L'autore

alfatocoferolo

alfatocoferolo

Iscritto dal 20 marzo 2009 Vai al suo profilo
  • Seguaci 99
  • Post 16
  • Recensioni 2315
  • Playlist 58
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su La fine è nota

di alfatocoferolo
6 stelle

Un avvocato rientrando a casa rischia di finire schiacciato da un uomo che si è lanciato dall'ultimo piano del suo palazzo. È l'appartamento dove abita lui e l'uomo era venuto a chiedergli aiuto ma l'avvocato non lo ha mai visto prima. Da lì partiranno delle indagini che porteranno a un finale (nemmeno troppo) a sorpresa.

«Più di trent’anni fa, precisamente nell’autunno del 1952, alla stazione ferroviaria di Caltanissetta acquistai l’ultimo dei “gialli” settimanali Mondadori: La morte alla finestra di G. Holiday Hall. E non che nei “gialli” Mondadori ne fossero mancati fino a quel momento di buoni, ma fin dalle prime pagine La morte alla finestra mi parve di qualità diversa, di livello più alto.»

(Leonardo Sciascia)

 

Il mistero più grande di questo racconto sta nella prefazione allo stesso, la quale riferisce di un Leonardo Sciascia entusiasta della lettura al punto da contattare l'editore di G. Holiday Hall per chiedere informazioni sullo stesso. Ma la pista di ricerca finisce presto: nemmeno l'editore sa molto di questo autore, la cui produzione resterà limitata a pochissime opere, due delle quali tradotte in italiano. A leggere questo romanzo non ho potuto condividere l'entusiasmo di Sciascia sebbene delle caratteristiche uniche vi siano, la principale delle quali viene però perduta in questa trasposizione filmica. Nel romanzo la scena sembra non avere un reale protagonista, il personaggio (qui interpretato da Bentivoglio) procede nelle indagini ma fino all'ultimo non è chiaro se ne sia anche il destinatario, essendo quasi tutto incentrato sul misterioso uomo che va a trovarlo in casa per poi buttarsi giù dall'ultimo piano. Nel film, invece, la presenza di Bentivoglio calamita tutto e si perde l'ambiguità nello sviluppo. Di più, a differenza che nel racconto il protagonista monopolizza la scena risultando irritante, con connotati innegabilmente antipatici. La Comencini si prende più di una licenza, trasformando il racconto originale per adattarlo a tempistiche cinematografiche, a scapito di qualche dettaglio che indebolisce parecchio la sceneggiatura. Ne esce un film discreto, abbastanza avvincente, ma in cui il colpo di scena finale risulta prevedibile (a differenza che nel film). Non una regia illuminata, insomma.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati