Regia di Quentin Tarantino, Robert Rodriguez, Alexandre Rockwell, Allison Anders vedi scheda film
Tarantino voleva fare un omaggio al film ad episodi e sappiamo come questo format fu in auge negli anni '60-'70 specie in Italia, periodo cinematografico che è un altro interesse "maniacale" del regista. Il progetto nasce dopo Pulp Fiction coinvolgendo tre dei suoi colleghi del corso di cinematografia che il regista aveva seguito al Sundance Institute di Redford: Alison Anders, Alexandre Rockewell, Robert Rodriguez. Mentre i primi due sono semisconosciuti specie in Italia, Rodriguez è il più noto per aver firmato film di successo come: El Mariachi, Desperado, coevi di Four Rooms, e successivamenete: Dal tramonto all'alba, Sin City, Grindhouse, con l'aiuto diretto e indiretto dell'amico Tarantino. Tutto questo per dire che delle "Quattro stanze" i due episodi di Anders e Rockewell sono i più deboli per sceneggiatura e conduzione registica mentre gli episodi di Rodriguez e soprattutto Tarantino sono i migliori. Esito scontato per le premesse fatte sopra.
Ultima notazione per un curiosamente dinoccolato e spesso sopra le righe Tim Roth nella parte del "fattorino" che lega le quattro storie; per la presenza di un irriconoscibile Bruce Willis, nell'episodio finale, che nei titoli appare come parrucchiere più che attore per motivi burocratico-produttivi; e per il cameo di Salma Hayek mozzafiato-lap nell'episodio di Rodriguez.
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