Un ragazzino affezionatissimo al maggiordomo di casa rischia di farlo incriminare per un uxoricidio che in realtà non ha commesso. Ottimo film psicologico, sceneggiato da Graham Greene.
Un thriller non particolarmente avvincente all'interno del quale si vive un dramma legato alla menzogna, protagonista un ragazzino che vedrà infrangersi la fiducia nel suo idolo di casa, il maggiordomo Baines. Ritmo basso, trama non troppo avvincente, si salvano gli attori e la fotografia.
Tratto da un racconto di Graham Greene, il film si conferma ancora oggi come un piccolo capolavoro ricco di annotazioni psicologicamente pregnanti sullo studio e l’analisi della psiche infantile, costruito con perizia dentro a una messa in scena molto sobria e priva di sbavature che lo rendono un thriller superbo di forte impatto emotivo.
Io sono un artigiano… per me fare un film è certamente un atto di creatività, ma è anche un mestiere. (Carol Reed)
Idolo infranto (1948), è il primo risultato tutto in positivo, della feconda collaborazione fra il regista Carol Reed e lo scrittore Graham Greene a cui faranno seguito nel 1949 Il terzo uomo e successivamente (circa 10 anni dopo) Il nostro agente all’Avana (1960) che… leggi tutto
Mi sono imbattuto per puro caso in questa pellicola, la trama sembrava interessante per cui non ci ho pensato due volte e me la sono gustata. Sono arrivato un po' deluso al finale, mi son detto "ora vado a recensirla su film.tv, sicuramente avrà tre stelle appena" e invece ti trovo le lodi più sperticate e proprio su quel fattore che mi ha deluso tanto: la sceneggiatura.
I buchi… leggi tutto
E' un thriller pregno di una buona atmosfera, di una suspense costruita con indubbia efficacia e con almeno tre scene decisamente memorabili. I personaggi funzionano tutti e nella seconda parte la tensione è sempre presente. La regia è molto virtuosa e sembra prendere qualche ispirazione da Hitchcock, rendendo la pellicola molto godibile ancora oggi.
Ci risiamo, ma questa volta si scende d'età. Chi ha detto che 10 anni siano necessariamente l'età della spensieratezza? Esiste una narrazione cinematografica altra che ci racconta storie diverse, fatte di…
Mi sono imbattuto per puro caso in questa pellicola, la trama sembrava interessante per cui non ci ho pensato due volte e me la sono gustata. Sono arrivato un po' deluso al finale, mi son detto "ora vado a recensirla su film.tv, sicuramente avrà tre stelle appena" e invece ti trovo le lodi più sperticate e proprio su quel fattore che mi ha deluso tanto: la sceneggiatura.
I buchi…
Questo bellissimo The fallen Idol del 1948 è firmato da Carol Reed, il regista a cui di solito colleghiamo il famosissimo Il terzo uomo (1949) che si considera il suo capolavoro. In realtà si tratta in entrambi i casi di opere eccellenti, legate al nome di Graham Greene che ne fu lo sceneggiatore. Forse la fama di Il terzo uomo è maggiore…
Visto ieri The Butler. Mi aspettavo la storia di un maggiordomo (chissà perché) e invece era Radici - Il film.
E allora via con la Playlist del Maggiordomo.
Bel film - per qualcuno il capolavoro di Carol Reed - sulle manipolazioni cui può andare incontro l'infanzia, anche un'infanzia superficialmente dorata, come quella del piccolo protagonista, figlio dell'ambasciatore francese a Londra. È un bambino cresciuto nella bambagia e vissuto nel mito dei racconti fantasmagorici fattigli dal maggiordomo Baines, un uomo malammogliato e senza…
Io sono un artigiano… per me fare un film è certamente un atto di creatività, ma è anche un mestiere. (Carol Reed)
Idolo infranto (1948), è il primo risultato tutto in positivo, della feconda collaborazione fra il regista Carol Reed e lo scrittore Graham Greene a cui faranno seguito nel 1949 Il terzo uomo e successivamente (circa 10 anni dopo) Il nostro agente all’Avana (1960) che…
“Idolo infranto” e “I bambini ci guardano”: due opere che, a cinque anni di distanza, si specchiano una nell’altra, forse senza saperlo. Ad accomunare i due piccoli protagonisti, rispettivamente Phil e Pricò, sono lo stesso ruolo da terzo incomodo, la stessa responsabilità di custodire un terribile segreto, lo stesso ricatto da parte degli adulti, la…
Emanuela Martini,La finestra sul cortile,Film Tv : "Uno scrittore in vendita": Dodici sceneggiature(sei delle quali basate su sue storie);ventun film e un numero incalcolabile di trasposizioni televisive tratte da…
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Commenti (3) vedi tutti
Ricco di suspense e con almeno tre sequenze memorabili.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiUn thriller non particolarmente avvincente all'interno del quale si vive un dramma legato alla menzogna, protagonista un ragazzino che vedrà infrangersi la fiducia nel suo idolo di casa, il maggiordomo Baines. Ritmo basso, trama non troppo avvincente, si salvano gli attori e la fotografia.
leggi la recensione completa di alfatocoferoloTratto da un racconto di Graham Greene, il film si conferma ancora oggi come un piccolo capolavoro ricco di annotazioni psicologicamente pregnanti sullo studio e l’analisi della psiche infantile, costruito con perizia dentro a una messa in scena molto sobria e priva di sbavature che lo rendono un thriller superbo di forte impatto emotivo.
leggi la recensione completa di (spopola) 1726792