Regia di Enza Negroni vedi scheda film
Quattro ragazzi, in una piscina di Bologna, si raccontano a vicenda la storia di Alex, della sua storia con Aidi (al secolo Adelaide), degli amici e del loro gruppo punk rock. A rivederlo dopo tanti anni, l’impressione del film della Negroni è meno negativa rispetto alla prima volta. Certo, alla base resta il romanzo giovanilistico di Brizzi, che infonde sull’intera operazione un’aura di istintiva antipatia, così come i due protagonisti Accorsi e Placido (intesa come Violante), dei quali si fatica a comprendere il successo, seppure in un panorama con non moltissima concorrenza. C’è però qualche momento riuscito, il tentativo sincero di fornire una via contemporanea al romanzo di formazione e qualche abbinamento non banale tra le immagini e una colonna sonora tutt’altro che dozzinale (il leit motiv Jackpunk s’imparenta con il punk demenziale settantasettino della scena bolognese, come gli Skiantos o i Gaznevada).
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