Regia di Dziga Vertov vedi scheda film
L'arte cinematografica di Dziga Vertov messa al servizio della propaganda sovietica. L'intento celebrativo, nella commemorazione del decennale della morte di Lenin, è evidente, anche se l'operazione è condotta dal regista russo d'origine tedesca con la consueta abilità tecnica ed artistica. Del resto, bisogna anche sottolineare la rischiosità dell'incarico affidato a Vertov, cioè quello di esaltare, in pieno stalinismo, il padre della Rivoluzione d'Ottobre, colui che, sul letto di morte, cercò di avvisare i collaboratori sulla pericolosità politica di Stalin. Il compito è assolto da Vertov in maniera dignitosa, secondo gli schemi del cinema propagandistico del periodo, ancora influenzato dal futurismo, con fulminee scritte che compaiono in sovrimpressione a commentare le immagini di repertorio. E proprio una di queste scritte, sinistramente ripetuta più volte, si presta embelmaticamente a una duplice interpretazione, ottimistica e inquietante a seconda del punto di vista, laddove il regista pare interrogarsi, con la frase "SE LENIN POTESSE VEDERCI OGGI!" (3 novembre 2007)
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