Regia di Bernardo Bertolucci vedi scheda film
Giunta dall’America in una cascina immersa nella campagna Toscana, la bellissima diciannovenne Lucy (Liv Tyler), andrà alla scoperta dell’identità del suo vero padre e delle prime esperienze sensuali.
In questo film Bertolucci elogia il potere dell’eros, la graziosità dirompente di Lucy sembra risvegliare i sensi a tutti gli abitanti della cascina, avvicinarli al loro nucleo vitale. Si crea, dunque, una immersione nella natura di stampo panteistico: a questa sensualità che attraversa i protagonisti fa da contrappunto il paesaggio della campagna Toscana, anfratto lontano dalla moderna civiltà. Al lato opposto di Lucy, che rappresenta l’eros, vi è Alex (Jeremy Irons), malato terminale che aspetta pazientemente la morte. L’avvicinarsi di questi due personaggi opposti è l’avvicinarsi della Vita alla Morte; ed entrambi ne trarranno giovamento: grazie a Lucy, Alex respirerà per le ultime volte la bellezza dell’esistenza; grazie ad Alex Lucy conoscerà viceversa, cosa aspetta a tutti noi quando la salute, ed insieme la grazia ci abbandonano. In Io ballo da sola Bertolucci celebra dunque vita e morte in un quadro affascinante e stuzzicante, pieno di colori e atmosfere sfumate.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta