Regia di Luigi Capuano vedi scheda film
Due delinquentelli da strapazzo organizzano una truffa coi fiocchi: mettono in piedi uno spettacolo di successo con sosia di grandi cantanti che cantano in playback… su dischi rubati. La farsa non va avanti a lungo, ma si risolve comunque in positivo.
A differenza di tanti altri titoli analoghi – e spesso simili, Carosello e Canzoni sono ovviamente due fra le parole più sfruttate nel pre-musicarello – questo film sfrutta la solita idea riciclata, cioè quella di imbastire una blanda trama attorno a una serie di brani di contemporaneo successo e riempire pellicola con una sequela di esibizioni canore, aggiungendo però un tocco intelligente e… poveristico: il playback. Grazie a tale espediente narrativo, fondamentale nella storia, nel cast di Carosello di canzoni non occorrono neppure le presenze dei soliti divi di punta del momento: i nomi degli esecutori più famosi prestati al set cinematografico sono infatti qui quelli del tenore Daniele Baroni e del ‘canzonettista’ Tony Galante; al tempo stesso durante il film si possono sentire esecuzioni originali di Carosone, Claudio Villa, Achille Togliani e altri ancora. La sceneggiatura di Sergio Sollima, Luciano Martino e del regista Luigi Capuano, certo, non è un parto di eccelsa fantasia, ma l’esigua trama funziona per quel che è l’obiettivo dell’opera e la verve sullo schermo è garantita da interpreti come Raffaele Pisu, Giuseppe Porelli, Wandisa Guida, Michelangelo Malaspina, Ignazio Leone, Maria Fiore, Arturo Bragaglia e Rosalia Maggio. Confezione poco elaborata, ma nulla da eccepire sul mestiere di Capuano, da dieci anni in pianta stabile dietro la macchina da presa, specie con melodrammi e altri lavori popolari di stampo espressamente musicale. 2,5/10.
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