Regia di Jodie Foster vedi scheda film
Seconda prova di regia per la Foster, che produce anche, anche sottovalutata dalla critica, ma che riguardandola ha dalla sua diversi aspetti interessanti, ad iniziare dalla scelta davvero perfetta del cast e dall'impostazione brillante, drammatica ed ironica ben bilanciata e difficilmente ottenibile così predisposta senza sbilanciarsi da una parte.
Una sceneggiatura ricca di dettagli aiuta la regia nel proposito che si era prefissa, sa essere anche originale nell'ambito di un genere anche abusato, rabbie sepolte e riscoperte, piccoli nervosismi e tensioni che caratterizzano tutti i personaggi.
Un quadro che potrebbe cadere nel desolante, ma che un sentimento familiare, nel prefinale salva, con aggiunta nota sentimentale da commedia, nel finale
Un attore qui non riciordato è basilare per il film: nel ruolo del padre Charles Durning
Un cocktail familiare che non scade mai nel già visto e la Foster, con sceneggiatura adeguata ci riesce
Seconda prova di regia, che fa notare diverse capacità da non trascurare, pecacto che non ha fatto altre uncursioni nel campo
Scoperta acnora più grande di quello che ci avevva dato fino ad allora.
Grande, anche se un po' eccessivo, ma qui sta l'impostazione che gli viene data
Indimenticabilmente grande, lo è e lo sarà sempre
Un ruolo da caratterizzare senza un carica eccesiva, per non diventare macchietta e lei intelligentemente ci riesce alla perfezione
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