Regia di John Lasseter vedi scheda film
Penso non ci sia bisogno di presentare la trama del primo film d'animazione interamente realizzato al computer; eppure lo faccio. Diretto da John Lasseter, il quale ha anche scritto il soggetto, "Toy Story" racconta delle vicende di Woody, un giocattolo cowboy, fedele amico del suo padrone Andy, che viene sostituito da un'astronauta di nome Buzz Lightyear. La gelosia di Woody riguardo la presunta sostituzione porta i due ad alcuni litigi che li mettono in pericolo: tra intrighi vari, i due finiscono nella dimora di Sid, un ragazzo che adora torturare i suoi giocattoli per divertimento. Woody e Buzz dovranno trovare un modo per scappare.
Realizzato nel 1996, nonostante la grafica sia un po' datata, il film rimane sempre e comunque un ottimo esempio d'animazione che sa far riflettere soprattutto tramite piccoli gesti: emozionante e al contempo struggente la scena in cui Buzz, dopo aver creduto per molto tempo di essere un'astronauta, si vede in TV con altre sue copie vendute, così come la scena successiva che vede Buzz cadere nel tentativo di volare. Il film trasmette valori fondamentali come l'importanza dell'amicizia - tematica che non viene trattata mai in maniera banale - il credere più in se stessi e l'aiutare il prossimo. Woody è un personaggio molto umano: riesce ad avere un carattere adolescenziale e adulto al contempo, ma non si rende conto degli errori gravi che compie. Sarà l'amicizia con Buzz che porterà egli ad uno sviluppo interiore che lo porterà a scusarsi per le sue malefatte fatte a chi gli sta attorno, i giocattoli suoi amici, e se stesso.
Film con una grande dignità di fondo.
8½/9.
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