Regia di John Lasseter vedi scheda film
La Pixar partì da qui,ed è storia. Accolto da subito con incassi entusiasti,è il primo di una trilogia di cui è appena uscita nelle sale l'ultima parte :è una delle non troppe serie in cui,a detta di molti recensori,la qualità si va a migliorare ed il pubblico segue con interesse crescente. Basandosi su una fantasia infantile molto comune (cosa succede ai giocattoli quando è notte,ad esempio?E se avessero una vita loro?),Lasseter ed i suoi uomini imbastiscono un'avventura estesa su un perimetro largo due giardini e due abitazioni,con una comunità di balocchi che hanno nel cowboy Woody il punto di riferimento maggiore,finchè non arriva l'astronauta Buzz,modernissimo e tecnologico,che rischia di soppiantare il dinoccolato pistolero nei giochi preferiti del loro padroncino. Naturalmente,come da buona tradizione del cinema virile hollywoodiano,dallo scontro iniziale tra i due caratteri più forti,si passa ad un'amicizia straordinaria,che aiuta a superare gli scogli delle avversità le quali gli eroi devono apprestarsi a superare. Contaminazioni burtoniane,con un gruppo di freaks spaventosi che si rivelano alleati preziosi, e qui va sottolineata la bravura di abbozzare un discorso al pubblico giovanissimo sull'andare oltre le apparenze,riferimenti al grande cinema spettacolare alla John Sturges,Robert Aldrich e J.Lee Thompson,"Toy story" è forse ancor meglio rivisto oggi che all'uscita,sia per l'ottima qualità della storia,sia per l'avanguardia dell'animazione che per l'intelligenza dei temi proposti nello schema narrativo. Si capisce come da qui sia partito il circo di meraviglie denominato Pixar,e quanto meriti il consenso che riscontra puntualmente ad ogni nuova uscita.
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