Regia di Martin Scorsese vedi scheda film
1983. A Las Vegas l'ebreo Sam "Asso" Rothstein (Robert De Niro) vorrebbe rilevare la gestione di un grosso casinò nella speranza di arricchirsi senza ricorrere esplicitamente alla malavita. Tra soldi trafugati di nascosto, pestaggi, raccomandazioni, l'infatuazione per una puttana isterica dal cuore di pietra che diventa sua moglie (Sharon Stone), Asso ha un bel daffare per tenere in equilibrio i rapporti con la mafia, padrona del casinò. Il suo braccio destro (Joe Pesci) - un omuncolo terribile ed efferato proprio come Stalin - e sua moglie avranno il destino che meritano, mentre lui la scamperà persino ad un tentativo di omicidio col tritolo.
Basato sul libro di Nicholas Pileggi (che lo ha poi sceneggiato con Scorsese), Casino volteggia con la cinepresa dietro le quinte che animano quella macchina da soldi istituzionalizzata che è il casinò, con tutti i furfanti, le puttane e gli amici sedicenti che lo popolano. Abiti elegantissimi, montaggio da grande cinema d'Autore, musica rock incalzante, attori bravissimi con un De Niro stratosferico e turbonarrazione: tutto al servizio di un tema chiuso in una sola frase, che De Niro rivolge alla moglie Sharon Stone: "Posso fidarmi di te? Posso fidarmi di te? Posso fidarmi di te?".
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