Regia di Tom McGrath vedi scheda film
Dedicato agli 'ex-figli unici' e ai loro genitori, Baby Boss è un film che nasconde un messaggio sensibile e intelligente sotto una patina d'azione sgangherata e surreale. 7,5 SENSIBILE
Baby Boss è un film doppio. Doppio perchè è diretto principalmente ad un tipo specifico di spettatori rischiando così il fraintendimento nella routine d'animazione o peggio nella noia per chi non riesce a superare questa selezione comprensiva. Infatti il prodotto è secondo me 'sprecato' per i bimbi sotto gli 8/9 anni (che riempiono ahimè le sale...) sia per il mix surreale e sgangherato della linea narrativa (sogno, non-sogno, fantasia, realtà...) che per la comprensione completa del senso dell'operazione. Alla Dreamworks hanno avuto ancora una volta fegato caricando tantissimo sul messaggio il cuore del film e il cuore ha un target preciso: gli ex-figli unici e i loro genitori. Il campo dunque si restringe diventando addirittura 'settoriale' risolvendosi magistralmente in un finale ad effetto dopo il sussegguirsi fin troppo stucchevole di azioni rocambolesche all'apparenza classiche da genere ma sotto-sotto squisitamente open-mind e libere proprio come i sogni (appunto...). Appunto i sogni, appunto la componente psicologica molto importante sia nello stile visivo (fantastico) che nella struttura della sceneggiatura. Non la solita storia di formazione e di consapevolezza generalizzata ma un delicato e riuscito impulso a sapersi 'ridisegnare', cambiando e accettando l'altro sacrificando lo sterile centralismo egocentrico dei nostri tempi. Un cinema intelligente, bello da guardare che proprio quando sembra prendere la strada risaputa del filone colpisce con l'arguzia e la sensibilità superando la simpatia dei personaggi (un bebè in completino da manager è di per sè comico ma dopo un po' se è l'unica idea stanca...), ribadendo ancora una volta l'importanza del 'cosa' sul 'come'.
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