Regia di Damiano Damiani vedi scheda film
Cecchi Gori padre, con la complicità di sceneggiatori e registi, tipo appunto Damiani, sfruttò a dovere il genere politico e d’azione, una vena più o meno d’oro, che inflazionò da li a qualche anno, in maniera sempre più decadente, le storie. Colpivano gli inseguimenti, le sparatorie, ma le storie sempre più intricate e magari verosimili, della nostra storia politica, rimanevano nello sfondo, non stupendo più nessuno, anche per colpa di regie e sceneggiatura che puntavano lo sguardo altrove.
Qui diciamo che la nota di maggiore interesse è che finalmente Gemma ha un ruolo più scavato e recita con la sua voce in maniera qualificante, il resto del cast è davvero di serie B, escluso Balsam, che sembra però un pesce fuor d’acqua in un personaggio, che davvero , per colpa di una suspense da supermercato, non ha né capo né coda.
Storia di per sé interessante, ma trattata come film di genere, che sfiora il sottogenere
Siamo alla vigilia della Piovra e qui si è fatto le ossa sul genere
Intenso e al di sopra di certe interpretazione di genere
Abbastanza spaesato
Davvero trascurabile
Un buon attore di teatro e Tv. qui in una caratterizzazione ovvia
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