Regia di Stephen Frears vedi scheda film
L’umile e solerte domestica Mary Reilly, scampata ad un’infanzia triste e misera, finisce al servizio del nobile e distinto dottor Henry Jekyll, il quale, colpito dalla sensibilità e dal candore della ragazza, decide di affidarle il suo tremendo segreto: ogni notte, a causa degli effetti collaterali di una cura sperimentale di sua stessa invenzione, si trasforma nel dissoluto e violento Mr Hyde.
Il racconto breve di Robert Louis Stevenson, Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde, è un classico della letteratura molto spesso ha ispirato il cinema, con trasposizioni, riadattamenti e perfino parodie (da Le folli notti del dottor Jerryll con Jerry Lewis a Il professore matto di Eddie Murphy). Il regista inglese Stephen Frears, già autore de Le relazioni pericolose (1988), ne firma una rivisitazione che si basa su un punto di vista femminile, dandone una lettura più sfaccettata e romantica. Le atmosfere tetre e torbide ricreate da fotografia, scenografie e costumi, realizzati con grande cura, donano un alone di mistero, morbosità e sottile seduzione all’ambiguo rapporto che si instaura tra la giovane e ingenua Mary e il tormentato Jekyll/Hyde, impregnando la pellicola di una certa tensione sensuale che sfocia nel dramma.
Bravi e intensi gli interpreti: John Malkovich che incarna con disinvoltura e credibilità entrambe le personalità opposte del protagonista, mentre Julia Roberts, in una parte in cui è stata abbruttita e ha scelto una recitazione sobria e contenuta, offre una delle poche interpretazioni degne di nota della sua carriera.
Inedita rivisitazione di un classico, coinvolgente e originale.
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