Regia di Marco Bellocchio vedi scheda film
Un ragazzo è una giovane promessa della recitazione; ma se in scena comunica così bene con il suo pubblico, nella vita privata da anni ha deciso di non parlare più con nessuno. Il suo mondo si rivoluziona durante una vacanza a Creta insieme a una ragazza.
Il sogno della farfalla è il secondo film frutto della collaborazione tra Marco Bellocchio e lo psichiatra Massimo Fagioli, che questa volta firma la sceneggiatura in solitaria e senza l'aiuto del regista, a due anni di distanza da La condanna (1992). Purtroppo duole constatare che gli errori formali, al netto di contenuti pure interessanti, sono i medesimi: un didascalismo eccessivo pervade dialoghi e personaggi, e soprattutto per quanto riguarda i primi non c'è una sola parola verosimile all'interno di questa pellicola. Le battute sono decisamente, strenuamente legate alla pagina scritta, non hanno nulla di credibile e questo rende ancora più bizzarro, straniante il risultato. Per quanto riguarda la messa in scena, il cast e in generale gli argomenti della storia – la ribellione di un giovane nei confronti dei genitori e del mondo, seguendo una sorta di complesso edipico moderno – si può solamente constatare la riuscita positiva, pur vanificata da quanto precedentemente espresso. Padre insegnante e madre scrittrice, entrambi eccellenti comunicatori con il pubblico, ascoltatore neutro, ma incapaci di aprirsi in famiglia, di esprimere le proprie emozioni con i loro cari: l'adolescente Massimo reagisce come una cavia da manuale di psicoterapia, decidendo di smettere di parlare e dedicando tutto sé stesso alla recitazione. Tutto troppo lineare e scontato, con un finale che francamente non sembra neppure risolvere granché. Interpreti: Roberto Herlitzka, Bibi Andersson, Thierry Blanc, Henry Arnold, Nathalie Boutefeu, Simona Cavallari. 4/10.
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