Regia di John Flynn vedi scheda film
Earl Macklin, un criminale di mezza età, esce di galera. Scopre che da poco il fratello, anch'egli un malvivente, è stato ucciso; subito dopo subisce un tentativo di assassinio. Il mancato killer rivela il nome del mandante, Jake Menner, appartenente ad una estesa organizzazione criminale, e, da Menner, il motivo dell'accanimento nei suoi confronti. Prima di essere arrestato, avrebbe derubato, insieme al fratello ed all'amico Jack, una banca in cui erano custoditi i proventi delle attività illecite gestite dall'organizzazione. Earl, per nulla intimorito, pretende dai capi dell'associazione, una grande somma di denaro, a titolo di "risarcimento", minacciando di colpire gli interessi della consorteria criminale in caso di risposta negativa. Eventualità che si verifica, poichè il ricco e potente boss a capo dell'organizzazione, Mailer, non è disposto a scendere a patti. Diretto da John Flynn, "Organizzazione Crimini" è un noir di produzione ed ambientazione statunitense. Grandi spazi, contrade opulente, potenti vetture, una cittadinanza vivace piuttosto incline al vizio (in particolare, il gioco d'azzardo) ed una quasi totale assenza di forze dell'ordine, sono i connotati del contesto entro il quale Macklin, insieme a Betty, una donna con la quale vive una relazione conflittuale e Jack conduce l'azione contro l'organizzazione di Mailer. Criminale schivo, ombroso, determinato, dotato di un certo senso dell'onore, sceglie di colpire nel "portafoglio" i responsabili della sua perdita, al fine di pareggiare i conti. Di fronte alla risposta di Mailer, consistente in una serie di agguati a danno della sua piccola banda - nel corso di uno di questi rimane uccisa la sfortunata Betty - Earl alza il livello della contesa, andando a cercare il rivale nella sua sontuosa abitazione. E' infatti consapevole che solo con l'eliminazione di Mailer egli potrà continuare a vivere. Ne nasce una vera e propria battaglia, dalla quale Macklin esce indenne; nelle ultime sequenze lo vediamo allontanarsi soddisfatto insieme a Jack, pur gravemente ferito. Macklin, per le sue attività, può contare su una nutrita schiera di complici, non sempre affidabili, in grado di fornire cure mediche, armi, veicoli; sulla collaborazione del fedele Jack, unito a lui da vincoli di amicizia e "colleganza" di lungo corso; di Betty, attratta da lui, ma non sempre accondiscendente. La donna lo asseconda di malavoglia, un po' per amore, un po' per abitudine - è letteralmente "sormontata" dal carisma del protagonista - ma sogna una vita tranquilla. Queste ultime istanze sono interrotte dalla sua fine violenta, che non rimane senza vendetta. Macklin è interpretato, nel pieno rispetto dei canoni comuni del genere noir, da Robert Duvall; Betty da Karen Black. Robert Ryan è l'attempato e tronfio capo dell'organizzazione criminale, avvezzo al comando e costantemente infuriato con i propri uomini, non sempre all'altezza delle problematiche e, soprattutto, non del tutto fedeli, a causa delle basse retribuzioni. Il ritmo della narrazione è assai sostenuto. Pur essendo l'intreccio semplice - i colpi di scena sono pochi, anche se l'incertezza circa la sorte del protagonista rimane in piedi fino alla fine - il film è molto piacevole. Dà soddisfazione vedere, tra sparatorie, rapine, inseguimenti, il personaggio interpretato da Robert Duvall danneggiare sistematicamente una grande organizzazione criminale la quale prospera sui vizi e con la complicità "ambientale" di una popolazione godereccia ma non è in grado di tutelare adeguatamente il proprio business. Consigliato, soprattutto agli amanti del noir e poliziesco in genere.
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