Regia di Tony Richardson vedi scheda film
Un giovanotto inglese con velleità poetiche e tendenza al plagio sbarca a Los Angeles per caso (ha vinto un biglietto aereo), entra in contatto con lo zio che lavora negli studios e che si suicida dopo essere stato licenziato, ne cura il funerale presso la lussuosa agenzia funebre “Sentieri melodiosi” e si innamora di un’addetta dal nome eloquente, miss Thanatogenos. Richardson punta il suo sguardo caustico sull’American way of life e ne ridicolizza i miti: ne viene fuori una farsa grottesca, scoppiettante, dove Robert Morse fa un Candido perplesso alla scoperta del nuovo mondo. L’obiettivo non è solo il culto dei morti (esseri umani o bestie, poco importa) e la sua mercificazione: più in generale, è l’ossessione pervasiva per il sacro in un paese dove l’unica religione che conta è quella del dollaro (ci sono santoni dovunque, persino nelle redazioni dei giornali sotto forma di curatore della rubrica di posta); e alla fine ci scappa una frecciata anche contro l’astronautica, la nuova mania dei primi anni ’60.
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