Regia di Claude Sautet vedi scheda film
VOTO 7 GELIDO (Tv Luglio 2012) Ultimo Sautet in linea con la poetica di sempre e lo stile del periodo finale. Abbandonata la messinscena spettacolare dei 70, il regista francese concentra tutto sul dialogo, sulla capacità comunicativa dei personaggi, rifiutando anche il commento sonoro. Si intuisce così un'intima evoluzione d'autore, sono passati gli anni e la vita ha lasciato inevitabilmente dei segni nella concezione artistica del cineasta, che trova nell'essenzialità delle riprese il punto d'arrivo del suo pessimismo, fra incomunicabilità e individualismo sterile. Così come sempre i caratteri cercano di emanciparsi, ma i legami sociali tessono ragnatele che guidano, ma bloccano inesorabilmente le pulsioni vitali; le possibilità sono drammaticamente azzerate. Al centro di questo schema, tipicamente 'sautetiano', c'è un personaggio turbato, in crisi esistenziale e sentimentale (indissolubilmente legate nella sua poetica), inserito fra altre individualità che da satelliti, prendono presto un ruolo dominante nello sviluppo della storia. Storia che in questo caso soffre un po' troppo di quella verbosità, così accentuata da risultare a tratti pesante, ma fondamentale nel contrapporsi all'incomunicabilità umana, vero perno del messaggio d'autore. E se alla fine Nelly et Monsieur Arnaud risulta un film gelido e all'apparenza distaccato, perdendosi un po' nella maniera, è innegabile ammettere che le emozioni trasmesse colpiscono (duro) al cuore.
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