Regia di Oliver Parker vedi scheda film
Questa volta Branagh non dirige ma si limita a interpretare Iago: alla regia c’è l’esordiente Oliver Parker, poi distintosi in altri due adattamenti teatrali (da Oscar Wilde). Qui bada all’essenziale, senza perdersi in fronzoli decorativi, e il risultato è più che buono: gli attori sono al posto giusto, l’intreccio è sapientemente costruito e la tensione emotiva si impenna nel crescendo finale. Non capisco cosa dia fastidio: il fatto che il personaggio di Otello sia affidato a un nero autentico (il convincente Fishburne)? gli sguardi in macchina di Iago a cercare la complicità dello spettatore? Sono innovazioni che ho apprezzato molto.
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