Regia di Oliver Parker vedi scheda film
VOTO : 6.
Dopo aver letto una serie di critiche piuttosto spaventose ero pronto al peggio, invece, secondo me, il film si salva, pur rischiando, e non sempre a ben donde, una visione moderna di un testo importante (poi Parker è riuscito a fare di peggio).
La storia si conosce, qui il regista ha scelto di soffermarsi soprattutto su alcuni dei suoi aspetti, ricostruendo con buoni mezzi la Venezia del periodo ed imponendo un ritmo proprio di un altro tipo di cinema e di proposizione visiva.
Scelta interessante che comunque può portare a storcere il naso allo spettatore ancorato ad una concezione del cinema classica, anche perché alcune scelte dello storyboard sono abbastanza discutibili.
Poi c’è il cast, e basta leggere certi nomi per capire che non può essere solo aria fritta.
Si fa infatti fatica pensare che Branagh, il maggior esponente shakesperiano del cinema degli ultimi vent’anni e probabilmente non solo, possa deludere nei panni di Iago (ed infatti il suo personaggio spicca su tutto e tutti).
In più, nonostante una visione forse troppo moderna, i personaggi non sono abbandonati al loro destino.
Film discutibile, ma certe stroncature sono state un po’ troppo eccessive.
Non irreprensibile, con diversi frangenti criticabili, ma tutto sommato non è malaccio.
VOTO : 6.
Si prende dei rischi, non sempre convince, ma poi non fa così male come in tanti han detto (in ogni caso lo farà in seguito).
VOTO : 6++.
Lontano dal divenire l'eroe di "Matrix" dimostra di saper recitare non solo di fisico.
VOTO : 6.
Sufficiente.
VOTO : 6/7.
Quando si tratta di recitare questo tipo di testi, anche se attualizzati, lascia sempre il segno (anche se consiglieri altre sue prove in materia).
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