Regia di Kathryn Bigelow vedi scheda film
Ho sempre pensato a "Strange Days" come un film d'azione. E come tale è fantastico: ritmo serrato, una sceneggiatura di ferro che non risparmia colpi di scena, confini caratteriali dei personaggi delineati con il pennarello nero indelebile. Se la si considera per quello che è, la pellicola della Bigelow regala due ore di intrattenimento bello a vedersi e piacevole a seguirsi.
Siamo a pochi giorni dal capodanno del 2000, un millennio stà volgendo al termine e il mondo sembra essere lanciato alla velocità della luce su una strada che non si sa bene dove porti. L'atmosfera è carica di aspettative e paure. New York, il centro del vortice, è la città delle mille contraddizioni. Lenny, ex poliziotto è passato al mercato illegale della pirateria tecnologica. Spaccia spaccati di vita che possono essere rivissuti in presa diretta con un aggeggio direttamente collegato ad occhi e cervello. Lui è il primo fruitore di questo collettore di immagini/sensazioni ed in effetti la sua mente è un pochetto spappolata. E' ossessionato dalla sua ex Faith, rivide continuamente il ricordo di lei non riuscendo a concentrarsi sul presente. La vorrebbe salvare quando in realtà è lui che va costantemente guardato a vista. Perchè Lenny è inaffidabile, sconclusionato, egoista, cieco davanti all'amore e all'amicizia. Crede di essere padrone della sua vita mentre sono gli altri a scegliere per lui. Non capisce le persone e gli avvenimenti. Ma fortuna sua, ha un angelo custode. .... modi rudi ma cuore tenero, innamorata ma realista e concreta (come quasi sempre noi donne, altrimenti come andrebbe avanti questo universo?). Fra inseguimenti, strade infiammate, crimini e masochismo, lealtà e tradimento, una fine che non sembra mai arrivare, il film si chiude in un classico happy end forse un po' forzato. Non per l'happy end, che può starci benissimo, ma con la modalità un po' frettolosa in cui si svolge. Questo forse uno dei difetti più grossi. Altro punto debole: Faith / Lenny. Va beh che l'amore è cieco. Va beh che forse io sono quel filino rigida e cattivella, ma come può uno come Lenny (che in fin dei conti è un romanticone) perdere la testa per una come Faith (drogata, vuota, aggressiva e del tutto indifferente, bene interpretata dalla Lewis) è abbastanza difficile a credersi. "Io e Faith abbiamo raggiunto vette ..." ... forse giusto le Prealpi, ma l'Everest quello è un'altra cosa, e la scalata prevede al massimo bombole di ossigeno e non fumi di sostanze (si nomina il crack) e cip di qualche aggeggio tecnologico. Al di là quindi di alcuni problematicità "Strange Days" resta una buona regia (e chi se ne frega se Cameron ha collaborato? Che la Bigelow sia capace nel suo lavoro ce l'ha ampiamente dimostrato) e una bella prova di attori. Alcuni hanno citato "Point Break": Keanu Reeves non è Ralph Fiennes (paziente inglese con pantalone di pelle) e si vede eccome! Entrambi comunque bellissimi
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