Regia di Massimo Dallamano vedi scheda film
Era appena uscito Malizia di Samperi ed aveva raccolto un enorme successo di pubblico: non esiste altra spiegazione per questo prodottino vagamente erotico, scritto in fretta e senza approfondire più di tanto i personaggi, che cavalca inoltre l'onda della contemporanea commedia sexy (i personaggi ultravirili del padre e del nonno del protagonista potrebbero appartenere a qualsiasi Lino Banfi o Gianfranco D'Angelo: e invece assistiamo sbigottiti allo spreco in tali ruoli di Vittorio Caprioli e Lionel Stander). La sceneggiatura è del regista (direttore della fotografia di non molto successo, se si escludono Per un pugno di dollari e Per qualche dollaro in più con Leone) e di Gianfranco Clerici, più esperto in materia di polizieschi e horror che di commedia; si tratta di una storiella davvero insulsa e prevedibile, che fa acqua da tutte le parti. Nel cast anche un insipido Roberto Cenci (che in quegli anni parteciperà a qualche pellicola di simile fattura, praticamente sempre interpretando il giovane arrapato, per poi passare alla regia televisiva, sponda Fininvest/Mediaset), il bravo caratterista Enzo Andronico e la solita bonona Edwige Fenech, qui spogliata meno spesso di quanto accada solitamente (ahinoi). Fotografia di Franco Delli Colli e musiche di Renato Serio. 1,5/10
Giovane seminarista, prossimo a prendere i voti, torna per un breve periodo a casa. Ma qui, oltre ad essere sobillato dal padre e dal nonno, figure smodatamente virili, è circondato da continue tentazioni carnali, a partire dalla bella matrigna...
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