Regia di Barry Sonnenfeld vedi scheda film
John Travolta una trentina di anni fa entrò nell’immaginario cinematografico con il personaggio di Tony Manero interpretato in LA FEBBRE DEL SABATO SERA, un attore italoamericano che si differenziava esteticamente e per anagrafe dai più noti e drammatici Robert De Niro e Al Pacino. Fin da quello spaccato sui giovani che dopo una settimana di lavoro si scatenavano nei locali a ritmo della disco-music e con il successivo musical GREASE, Travolta dimostrò non solo notevoli abilità di ballerino ma anche presenza cinematografica e spiccate doti recitative. In seguito fece URBAN COWBOY, ambientato nel mondo dei rodeo e il thriller BLOW-OUT di Brian De Palma, entrambi di buona fattura. Dopodichè è caduto nell’oblio, ha sbagliato molti ruoli, ha conosciuto nuovamente il successo commerciale con la serie SENTI CHI PARLA senza però risollevare la sua carriera, fino a risorgere come l’araba fenice con PULP FICTION, grazie allo spiritato e geniale Quentin Tarantino. Le sue quotazioni sono risalite notevolmente ponendolo ex novo all’attenzione di Hollywood, dopo lo scoppiato Vincent Vega è stata la volta di Chili Palmer, personaggio tratto da un romanzo di Elmore Leonard. GET SHORTY è la storia di un pacioso e simpatico esattore di crediti per conto di alcuni strozzini di Miami. Stavolta viene incaricato di andare a riscuotere un debito da un produttore di B-Movies di Hollywood a Los Angeles. Chili è un appassionato di cinema, in particolare di Orson Welles e de L’INFERNALE QUINLAN. “Welles non lo voleva fare, ma fu costretto perché era pieno di debiti…forse ognuno di noi dà il meglio di sé quando ha una pistola puntata alla testa”, dice Palmer ai creditori che non vogliono pagare. Egli propone al produttore in questione Harry Zimm un patto: un film da produrre insieme con un soggetto tutto suo, i soldi di Zimm da detrarre dai debiti, una grossa star come protagonista e poi eliminare chi tutti si mette di traverso all’ambizioso progetto. Il cammino verso l’inizio delle riprese sarà irto di ostacoli. Diretta da Barry Sonnenfeld (LA FAMIGLIA ADDAMS e MEN IN BLACK), GET SHORTY è una commedia nera piena di ritmo, ironia e buona musica, una trama intricata ma avvincente con il valore aggiunto degli attori: John Travolta ha confermato ottime doti da attore brillante; Danny De Vito nei panni dell’improbabile star Martin Weir è fenomenale come sempre (va ricordata la scena in cui mostra la sua vasta gamma di espressioni, tutte uguali, a Travolta e Rene Russo). Quest’ultima è qualcosa di più che decorativa, poi Gene Hackman generoso nel mettersi in gioco e nel prendersi in giro e inoltre le divertite caratterizzazioni di Delroy Lindo, Dennis Farina e Harvey Keitel. Travolta dopo questo film ha continuato ad alternare fiaschi e cadute a buone interpretazioni in pellicole drammatiche (MAD CITY, FACE-OFF, UNA CANZONE PER BOBBY LONG, PELHAM 123), commedie (MICHAEL, MAGIC NUMBERS, BE COOL, HAIRSPRAY), film d’azione autoironici (CODICE: SWORDFISH) e clamorose vaccate (BATTAGLIA PER LA TERRA).
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