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Visioni private

Regia di Ninni Bruschetta, Francesco Calogero vedi scheda film

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La recensione su Visioni private

di mm40
4 stelle

Un'attrice abbandona le riprese di un film per andare a parlare con un importante produttore straniero, che si trova a un festival cinematografico. Purtroppo però ben presto la donna capisce di non riuscire a ottenere alcun ruolo dal produttore, che - per giunta - poco dopo viene ritrovato morto.

 

Nato come uno scherzo, finito in tragedia - ma non prima di essere passato per lo stadio della gloria: Visioni private è un esperimento filmico più che un vero e proprio film, un esercizio, un divertissement, uno svago creativo a cura di un regista in erba (Francesco Calogero, che aveva esordito dietro la macchina da presa due anni prima con La gentilezza del tocco), un attore altrettanto alle prime armi (Ninni Bruschetta, che aveva debuttato proprio insieme a Calogero e che in effetti non nutriva velleità registiche: questa regia rappresenterà per lui un unicum) e un produttore/critico (l'inglese Donald Ranvaud, anch'egli alla prima e ultima esperienza da regista). Al trio va inoltre attribuita la sceneggiatura, una flebile storia metacinematografica ispirata dall'incontro dei tre al festival di Taormina del 1988: una trama leggerina, una messa in scena spartana e a tratti palesemente povera, ma ricca di passione ed evidentemente considerabile un omaggio alla settima arte. Infine tutti e tre compaiono come interpreti - in parti minori - al fianco di nomi più blasonati o comunque di maggiore esperienza sul set: Patrick Bauchau, Jessica Forde, Cyd Charisse, Anthony Caldarella, senza contare poi la partecipazione del regista Bob Swaim, del produttore Chris Sievernich, del critico Tatti Sanguineti e della giovanissima Lella Costa. A conti fatti, con aspettative artistiche limitate, Visioni private ha ottenuto un discreto successo: e qui sta la sopra citata gloria; la tragedia risiede invece tutta nell'ironia macabra del destino che ha voluto che Ranvaud morisse, invitato come produttore, durante un festival cinematografico (quello di Montreal nel settembre 2016), esattamente come uno dei protagonisti di questo film. 4/10.

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