Regia di Antonello Grimaldi vedi scheda film
Esperimento divertente e divertito, coraggioso e sufficientemente riuscito. Impossibile citare tutti gli interpreti, il cast è sconfinato e ciascun attore compare per non più di qualche manciata di secondi; bravi Cesarano e Marchesini ad allestire una sceneggiatura che è in realtà un abbozzo di altre dieci, cinquanta, cento (come una rassegna di corti, ma tutti intersecati all'interno dello stesso film); oltre ai nomi celebri si segnalano come curiosità alcune comparsate ed apparizioni speciali: ci sono i registi Luchetti e Salvatores, lo scrittore Baricco ed il tasterista di Elio e le storie tese Rocco Tanica, venditore di libri e cd sopraffatto dalla crisi del mercato musicale impegnato in un dialogo iperreale con Bisio. Ritmo altissimo, bella carrellata di facce, qualcosa a cavallo fra le gallerie de Il giudizio universale (V. De Sica, 1961) o Il giorno più corto (S. Corbucci, 1962) ed i film 'corali' alla Altman o alla Scola.
Giornata romana qualunque: amori che nascono e finiscono, lavori difficili o del tutto mancanti, la redazione di un giornale, un tassista multato, un meccanico, un dentista, un killer, un ragazzo appena tornato dagli Usa, un morto scoperto dai vicini per l'odore...
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