Regia di Giorgio Pàstina, Mario Soldati, Luigi Zampa, Aldo Fabrizi vedi scheda film
4 episodi tratti da pirandello. piuttosto altalenante il risultato. i più belli sono senza dubbio -la patente- con totò, impegnato ad avere la patente di portatore di iella, e impegnato anche in un'interpretazione che cerca di andare aldilà del solito film con/di/a la totò. senza dubbio quello che più mi ha intrigato è -la marsina stretta- in cui un aldo fabrizi particolarmente malinconico e autunnale vede costretto a farsi prestare una marsina per partecipare ad un matrimonio, peccato che il destino ci metterà lo zampino. con la sua solita maestria, fabrizi regala un'interpretazione particolarmente sentita, in cui l'aria trasognata di chi ne ha viste comunque tante, lascia sempre lo spazio ad un sapiente humour per rimettere le cose al proprio posto. ne -la giara- un signorotto sempre scontento di tutto e tutti nel tentativo di farsi riparare una giara, ne causa la rottura. ne -il ventaglino- invece una popolana alla ricerca di qualche soldo per dar da mangiare al figlioletto, ne otterrà due dalla madre di un monellaccio viziato, ma lei li utilizzerà per acuistare l'oggetto del titolo che con tutta probabilità la avvierà ad una sicura carriera. se non fosse per i due mostri sacri di cui prima, un filmetto che non si farebbe di certo ricordare.
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