Regia di Rob Reiner vedi scheda film
Sembra una di quelle commedy che fanno sganasciare
in cui il tipo di sentimento prevale sulle assurdità quotidiane perchè
riservano sketch del tipo, un imprenditore che parlando in modo normale
nonchè qualche giorno prima degli sketch
ipotizza che un presdente dovrebbe dimettersi in caso vi fosse qualche
situazione particolare e subito lo attaccano, dovendo rettificare per non essere
deteriorato da una specie d'autocrazia dittatoriale decennale nonchè
di sè, che gli attribuisce comunque
spregiudicatezza suicida per tal cosa, notando
poi l'ipotizzare l'altrettanto di un presdente eletto in modo democratico col
voto, gli provocherebbe enfasi senza senso. Il modo
di recitazione tale che da sè si premiano, un film con quei
baffetti del terzo... del valore che manifestavano... per l'arte espressa, nonchè da
persone mai votate dai cittadini al governo e che comunque
sembrano perseguire quel non posto premiandosi forse
per le figure innovative che pensano di essere, e che
sappiamo essere surreale e emblematico nonchè dei migliori per il films.
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