Regia di Michael Mann vedi scheda film
Remake di L.A. Takedown (1989), film per la TV scritto e diretto sempre da Michael Mann, che in pratica è una versione semplificata di questo Heat. Il conflitto al centro della trama è basato sulle esperienze di un ex ufficiale di polizia di Chicago, Chuck Adamson, durante la sua caccia a un criminale di nome McCauley, nel 1960. Potevo lasciarmi sfuggire una tale tentazione, l'irrefrenabile occasione di poter assistere al confronto/scontro tra Robert De Niro e Al Pacino? Ovviamente no.
I fan dei due attori non rimarranno delusi. Vederli recitare insieme è già a priori garanzia di finire per andare in brodo di giuggiole, esito appunto confermato dai fatti. Tuttavia il risultato è pure meno scontato del previsto. Troppo comodo e prevedibile, infatti, sarebbe stato affidarsi semplicemente ai due giganti, certo sufficienti a reggere qualsiasi operazione. No, il regista e sceneggiatore s'impegna a costruire le diverse realtà che ruotano attorno ai suoi personaggi, Vincent Hanna (Al Pacino), Neil McCauley (Robert De Niro) e Chris Shiherlis (Val Kilmer), valorizzando i comprimari e soprattutto il rapporto con la figura femminile posta accanto a ciascuno di loro, rispettivamente Justine Hanna (Diane Venora), Eady (Amy Brenneman) e Charlene Shiherlis (Ashley Judd). Una raffigurazione che sorprende per intensità e realismo, evocando un'effigie che trova nel trifoglio (seppur sbilanciato su due, d'accordo) l'immagine più calzante.
Nessun problema di durata, per quanto mi riguarda. Un solido esemplare del genere. Consigliato senza dubbi!
Un professionista del crimine, Neil McCauley, è il capo di una efferata banda ed è famoso per la velocità con cui riesce a tirarsi fuori da ogni situazione complicata. Durante l'assalto a un furgone portavalori la situazione prende una piega difficile ed è costretto a eliminare i tre agenti della scorta. Un poliziotto-segugio, Vincent Hanna, fallito nei sentimenti ma implacabile nella professione, gli si mette alle calcagna.
Alcuni lamentano il desiderio di volerlo più snello, eppure sinceramente non saprei quali momenti tagliare.
Dimostra il suo talento nel catturare e tener desta l'attenzione pure nei frangenti più compassati e a rischio noia.
Costruisce il personaggio del Tenente Vincent Hanna attorno alla carismatica figura che lo contraddistingue.
Un mostro sacro di bravura, s'immedesima alla perfezione nel ruolo di Neil McCauley. Come lui pochi altri.
Chris Shiherlis è inevitabilmente in secondo piano, pur compiendo il suo dovere.
Nate, classico ruolo di supporto.
Una più che discreta Justine Hanna.
Eady, bella presenza ed efficace accanto a De Niro.
La sua Charlene Shiherlis rimane impressa soprattutto grazie alle ultime scene.
Piccola parte, quella di Lauren Gustafson, ma già la si nota.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta