Regia di Michael Mann vedi scheda film
Un cast a dir poco stellare che, oltre a sfoggiare due degli attori principali del periodo (Al Pacino e Robert De Niro), presenta in ruoli di supporto Val Kilmer, Jon Voight e a ruota volti notissimi quali quelli di Tom Sizemore, Danny Trejo, Ashley Judd, Ted Levine (il Buffalo Bill ne Il Silenzio degli Innocenti), Natalie Portman e William Fichtner. Michael Mann sceneggia e dirige come se si fosse in un romanzo, anche perché produce lui stesso il film e questo gli consente totale libertà di movimento. La pellicola è fin troppo caratterizzata nello sviluppo dei personaggi tanto da dilungarsi nel mostrare le loro vite private, allo scopo di far familiarizzare il pubblico con ognuno di loro e, al tempo stesso, umanizzarli. L'azione e i piani criminali si alternano alle vicende amorose e alle problematiche familiari. Ci sono degli sviluppi che si sarebbero potuti tranquillamente tagliare (la tipa che tenta il suicidio, la moglie di Pacino che lo incorna con un inetto, la parte del serial killer di prostitute che uccide per gusto) e, al tempo stesso, vi sono dei bug poco giustificabili. Il più evidente di questi è il modo attraverso il quale il personaggio di Val Kilmer, a fine pellicola, elude i controlli della polizia dandosi alla fuga (di lui non si sa più niente) con i poliziotti che ne ignorano i lineamenti (si è appena tagliato i capelli) sebbene lo abbiano monitorato per settimane. Al di là dei limiti, resta un gangster movie con i contro fiocchi. Bello il messaggio finale con De Niro che preferisce chiudere i conti col passato piuttosto che partire per la Nuova Zelanda e costruirsi una vita onesta con la donna che ama e che potrebbe redimerlo. Piace poco l'idea della sfida sportiva tra poliziotto e bandito (celebre il dialogo tra i due “avversari” al bar che anticipa quanto avverrà alla fine), con tanto di stretta di mano conclusiva, dal momento che il personaggio di De Niro è brutale e non lesina nell'uccidere chiunque si frapponga tra lui e gli obiettivi. Il fatto che Mann porti il pubblico a patteggiare per De Niro non è per questo edificante.
Spettacolosa la super sparatoria in stile OK Corral tra la banda di De Niro e i poliziotti in piena città, sebbene sia introdotta in modo inverosimile con i rapinatori che girano inizialmente per la banca a volto scoperto, salvo coprirselo quando ormai non sarebbe più occorso. Non mancano scene crude.
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