Regia di Claudio Fragasso vedi scheda film
Il ragioniere Leofonte viene scortato in un viaggio da Palermo a Milano dal commissario Di Venanzio e dai suoi uomini per l'accusa di un mafioso. Ma gli uomini della mafia cercheranno di impedire che Leofonte o la scorta arrivino vivi a Milano. La partenza è buona ma pian piano il livello scende, per non parlare di alcune situazioni abbastanza banalucce nella sceneggiatura. Le recitazioni sono "alterne": bravino Giannini, salvabili Mastandrea e Memphis, inguardabili Bova e la Celentano. Si sente, inoltre, l'eccessivo peso televisivo nello sviluppo narrativo, riscontrabile anche in parti talvolta scherzose che nulla ci azzeccano con il clima teso che si dovrebbe creare.
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