Regia di Claudio Fragasso vedi scheda film
All’inizio può sembrare un valido prodotto del filone sorto dalla “Piovra” (cui rimandano le presenze di Raoul Bova e Romina Mondello, protagonisti delle ultime serie, dirette da Perelli) e da “La scorta” di Ricky Tognazzi (testimoniata da Ricky Memphis). Per di più, lo schema si rifà palesemente all’”Anabasi” di Senofonte, con la pattuglia sempre più decimata dagli agguati, orditi da personaggi poco affidabili. Purtroppo, una serie di incongruenze logiche, giuridiche e psicologiche, affiancate da un uso abnorme ed eccessivamente enfatico del ralenti, rendono il film indigeribile, nonostante una serie di scene madri, fatte apposta per destare l’empatia dello spettatore. Ed anche gli attori che si muovono lungo quest’infida Italia, che somiglia un po’ troppo alla città di Lucca, variano dalla svogliatezza di interpreti già affermati (Giannini, la Sandrelli) ma totalmente fuori dai caratteri loro affibbiati, e l’immaturità recitativa degli attori più giovani (Bova, Mastandrea, Benigno, la Mondello). L’unico a proprio agio è Tony Sperandeo, ma il suo personaggio muore quasi subito.
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