Regia di John Woo vedi scheda film
The Killer è un film del 1989 diretto da John Woo con ovviamente Chow-Yun-Fat (suo attore feticcio) protagonista.
Sinossi: Jeffrey (versione italiana, interpretato da Chow-Yun-Fat) è apparentemente un killer spietato tuttavia le sue azioni seguono un preciso codice d'onore e per via di questo codice aiuterà una povera donna, Jennie (sally yen) da lui accidentalmente ferita e da li a breve nascerà un amore vero tra i due ma lasciarsi alle spalle il passato non è semplice...
The Killer ha rischiato di non vedere mai la luce dal momento che ad Hong Kong nessuno voleva produrlo nonostante Woo fosse ormai sinonimo di garazia, qualità e ovviamente profitto; fortunatamente per Woo nel 1984 l'amico Tsui Hark fondò la Film Workshop che segna un momento fondamentale nel determinare quel salto di qualità del cinema hongkonghese che consentirà a Tsui e a molti altri di sbarcare ad Hollywood da li a breve; quindi il buon vecchio Tsui Hark viste le diffcoltà di Woo decise di produrlo questo The Killer dando piena liberta al regista, nonostante tra i due in quel periodo non scorresse buon sangue, a casua dei trascorsi con A Better Tomorrow II (//www.filmtv.it/film/13091/a-better-tomorrow-ii/recensioni/839216/#rfr:film-13091).
The Killer in breve tempo divenne un maniefesto del cinema d'azione, lodato e apprezzato da tutti; una vera e propria pietra miliare del cinema, non a caso Woo ha vinto l'Hong Kong Film Awards al miglior regista.
In questo film ritroviamo "tutto" e sottolineo di nuovo tutto il cinema di Woo.
Si parte dall'eroe romantico, solitario con un proprio codice d'onore, un soggetto atipico che soffre troppo la modernità di Hong Kong ormai devota solo al dollaro americano; The killer è un film in cui emergono diversi generi (noir, melò, thriller) il tutto amalgamato alla perfezione ed in perfetta sintonia, creando un'opera unica.
The killer come ad esempio A better Tomorrow (//www.filmtv.it/film/12140/a-better-tomorrow/recensioni/838493/#rfr:film-12140) rappresentano un nuovo modello del cinema noir che ripropone in un contetso contemporaneo le strutture del vecchio cinema di arti marziali di Hong Kong.
Un altro tema importante presente nel film è l'amiciza profonda, molte volte nata tra soggetti sulla carta incompatibili come ad esempio il killer (Jeffrey) ed il poliziotto (ispettore Li interpretato da Danny Lee, in quel momento attore stimatissimo ad Hong Kong); tra i due personaggi comunque troviamo un legame comune, ossia la loro avversione alla modernità tuttavia sono obbligati a seguire destini contrapposti e autolesionisti imposti dal capitalismo feroce.
Un altro parametro che caratterizza ilo cinema di Woo è l'estrema violenza rappresentata in modo realistico (in questo caso Woo si rifà ad un altro grande maestro del cinema americano, esponente di lusso della New Hollywood: Martin Scorsese) ma allo stesso tempo enfatizando molto il gesto, creando dei bagni di sangue alquanto intriganti da vedere, grazie soprattutto alla sapiente combinazione tra montaggio ultra-veloce e slow-motion.
L'opera di Woo dunque, oltre a proporre tematiche interessanti è scandita da una regia innovativa; oltre al già citato slow-motion, troviamo svariate chicche come i celeberrimi mexican stadout, anche qui messi in scena con novità infatti Woo omette in questo caso il classico il primissimo piano sugli occhi tra i vari contendenti oppure pensiamo alle diverse carrellate alquanto significative.
Detto questo il film è caratterizzato da un ritmo mozzafiato offrendoci una storia veramente bella ed intrigante, ogni sequenza meriterebbe di essere citata, ad esempio molto importante è la scena antecedente alla prima vera sparatoria in cui Jeffrey per la pirma volta incontra Jennie:
Lento movimento di macchina selettivo su Jennie seguito da uno stacco di montaggio improvviso, a questo punto il moviemento selettivo prosegue questa volta verso Jeffrey, il movimento di macchina non sembra essersi interrotto, questa alternanza si verificherà per ben 3 volte e si concluderà con un primissimo piano sugli occhi su entrambi i soggetti. Attraverso questa lezione di regia è possibile capire lo stretto legame che a breve sfocerà tra i due.
Fantastico anche il gunfight finale ambientato in un luogo atipico, ossia una chiesa (omaggio a Sam Peckinpash); l'azione è frenetica , adrenalica ma sempre leggibile,veramente uno spettacolo per gli occhi
Per quanto riguarda il cast nulla da dire, Chow-Yun-Fut è semplicemente perfetto, stesso discorso per Danny Lee, discreta anche Sally Ye nota in patria non tanto come attrice ma come cantante.
In conclusione The Killer è un capolavoro che non invecchierà mai, da recuperare assolutamente
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