Regia di Norman Z. McLeod vedi scheda film
Un impiegato frustrato, oppresso da una serie di figure femminili (madre, fidanzata, futura suocera), si trova coinvolto in una vicenda di spionaggio e riesce a salvare la ragazza che popola i suoi sogni a occhi aperti. La parte più interessante del film sono appunto questi ultimi, nei quali l’uomo si immagina un vincente irresistibile (via via chirurgo di fama, giocatore d’azzardo, cowboy ecc.) e che costituiscono bonarie prese in giro di altrettante situazioni cinematografiche; viceversa l’intreccio è ridicolo e i siparietti musicali insopportabilmente lunghi. È la più celebre delle cinque commedie interpretate da Danny Kaye e Virginia Mayo fra 1944 e 1948.
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