Regia di Dario Argento vedi scheda film
Un corpo morto trascinato dalle rapide. Quale miglior rappresentazione di un film la cui seconda parte è per lo spettatore puro imbarazzo e fonte d'orticaria? L'inizio è interessante e discreto, l'idea di partenza non male, poi la mano stanca di Argento, la svogliatezza che trasuda da tutte le parti il progetto e l'assoluta mediocrità degli interpreti calano la mannaia sulla testa di un'operazione cinematografica (per meglio dire di homevideo) assai improbabile. La salvano dal disastro qualche trovata visiva e davvero poco altro. Pasticcio quasi insalvabile con dialoghi risibili e doppiaggio da pelle d'oca. Rivedersi piuttosto tutti gli anni settanta del regista romano. Una curiosità: persino la bravura indiscussa, il talento, l'esperienza e la caratura mondiale di Morricone viaggiano a regime di sopravvivenza.
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