Regia di Woody Allen vedi scheda film
La storia è un po' sotto tono, per i canoni alleniani almeno. Ma il colpo di genio assoluto è il coro greco, intervento tragicomico che frammischia classici, modernità, musical, teatro, linguaggio impostato arcaico e povero odierno, disegnando i contorni di un'opera probabilmente non riuscitissima, ma di discrete pretese. Allen butta sul piatto concetti di grande impatto, imbastisce con frequenti risvolti esistenziali ma, purtroppo, si perde nei ragionamenti anche per colpa di una trama non precisissima e un po' deboluccia. Valido, ma non imperdibile.
Un giornalista sportivo (Allen) e la moglie adottano un bambino. Allen rintraccia la vera madre, una prostituta demente, e fa di tutto per trovarle un uomo decente. Nel frattempo la moglie lo lascia, gelosa. Ma, grazie al solito deus ex machina, tutto si sistema.
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