Regia di Arthur Penn vedi scheda film
16° FESTA DEL CINEMA DI ROMA - RETROSPETTIVA ARTHUR PENN
Una giovane attrice in cerca di successo e un po' stressata dalla vita col compagno fotografo un po' sfaticato, accetta l'ingaggio che riceve subito dopo un provino per recitare in una piccola produzione impegnata in un giallo ambientato nella casa di montagna del produttore.
L'uomo che l'ha scelta al provino, si occupa di condurla in quel luogo funestato, già durante il viaggio, da una violenta bufera che isola la casa a seguito di una forte nevicata.
In loco la donna rimane sconcertata dal fatto di risultare quasi identica alla protagonista originariamente prescelta, fuggita dal set a causa di una crisi di nervi.
Scoprirà che la verità è ben altra e il piano moto più diabolico e delittuoso di quanto potrebbe capitare in un film.
Nonché la casa si rivela un covo di trabocchetti e di punti per spiare la donna, che cerca in tutti i modi di fuggire invano, salvo risvegliarsi stordita e.... con un dito di una mano mozzato. Thriller un po' pasticciato ma dalla ambientazione suggestiva che aiuta a superare certe scelte narrative davvero piuttosto bizzarre e poco plausibili.
Certamente per Penn un'opera "alimentare" su commissione, in cui il maestro tuttavia riesce qua e là ad imprimere il suo tocco che si districa tra violenza ed ironia, nonché il suo interesse a scandagliare figure femminili complesse, in questo caso riconducibili non solo a due donne identiche, ma addirittura a tre. E certo, la figura una e trina della protagonista forse avrebbe meritato la scelta di una interprete un po' più carismatica e seducente della innocua e diligente Mary Steenburger, un po' troppo signora perbene per rendersi adatta ad un ruolo così sfaccettato e, ammettiamolo, anche piuttosto improbabile.
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