Regia di George Huang vedi scheda film
VOTO : 6,5.
Pellicola indipendente (girata in tempi strettissimi e con costi contenuti, sfruttando quasi sempre la stessa scenografia) che mette alla berlina quello che si nasconde alle spalle del mondo dorato hollywoodiano che viene spesso proposto come isola meravigliosa.
Protagonisti un produttore con un caratteraccio senza eguali (un piacere vedere Spacey a briglia sciolta) ed il giovane ruspante di turno, disposto ad ingoiare diversi rospi durante la sua gavetta, pur di non perdere l’occasione della vita.
Il testo è molto teatrale (in questo è molto schematico e se volete ripetitivo), tutto incentrato sull’incontro-scontro che avviene tra i due, condito dal colpo di scena finale (della serie quando è troppo è troppo).
Piacevole lo spirito libero con il quale si racconta di un mondo spietato, ma il complesso non decolla mai completamente, nonostante diversi dialoghi brillanti ed il gustoso finale.
Rimane da vedere per gustarsi un Spacey decisamente sopra le righe e poi complessivamente perché è una staffilata, forse un po’ eccessiva e spinta, verso un mondo dove ciò che viene fatto apparire a tutti è solo uno dei tanti risvolti quotidiani.
Qui ci si concentra su questi risvolti di quotidiana ingiustizia e prevaricazione sociale ed in questo funziona piuttosto bene.
Abbastanza riuscito.
VOTO : 6,5.
Dirige con discreto piglio i due attori protagonisti.
Ordinato, ma gli manca qualche guizzo in più.
VOTO : 7+.
Prova da mattatore, dove può esagerare e dar dimostrazione, qualora ce ne fosse bisogno, della ua innata classe.
VOTO : 6,5.
Spalla capace.
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