Regia di David Anspaugh vedi scheda film
Rimasta prematuramente vedova, Rebecca Trager Lott (Elizabeth Perkins), insegnante universitaria di Toronto, richiama le attenzioni di sua sorella Lucy (Gwyneth Paltrow), dell'amica Sylvie (Whoopi Goldberg) e della matrigna Alberta (Kathleen Turner). Quest'ultima, con la scusa di volerle fare ridipingere la casa, le apparecchia un appuntamento con un discreto stallone (il cantante rock Jon Bon Jovi, idolo delle teen-ager) ma Rebecca sembra non avere superato il trauma della morte del marito. Per lei e per le sue sodali è il momento di esaminare le relazioni con l'altro sesso.
Assolutamente inaccessibile ai diabetici per il suo carico inarginabile di melassa a buon mercato, il film orribilmente sceneggiato dalla sorella di Neil Simon, Ellen Simon (e tratto da una sua commedia), appartiene a quella inestirpabile genia di opere che vorrebbero trasmettere un sapore vagamente letterario, puntando sul sentimentalismo e che convertono l'oleografia del racconto nell'oleosità del risultato. Opere che hanno prodotto film orribili come Swann, Ritratto di signora e Ragazze e che vorrebbero invece figurare con L'albero di Antonia, Segreti, segreti e Lettera a tre mogli. Fasullo e mal recitato, con una protagonista che non avrebbe una parte nemmeno in una recita parrocchiale, il film è anche contornato dalle stucchevoli canzoni dei R.E.M., di Joan Armatrading e di Toni Childs.
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