Regia di Martin Campbell vedi scheda film
Il ritmo è sostenuto, ma nella scrittura vi sono magagne su cui è difficile chiudere un occhio.
Dopo la caduta del Muro di Berlino, continuare a girare dei film di spionaggio che ancora basassero la loro tensione sui maneggi di potere della Guerra Fredda non avrebbe avuto più senso. Ma fortunatamente i produttori di 007 (Michael G. Wilson e Barbara Broccoli: "Cubby" sarebbe morto a breve) non demordono, e in seguito a un periodo di stop (Vendetta privata era uscito sei anni prima) rimodernano la serie: un protagonista nuovo (il piacente irlandese Pierce Brosnan), dei gadget avanzati e dei veicoli tecnologizzati (la BMW Z3 Roadster). Il ritmo è sostenuto, ma nella scrittura vi sono magagne su cui è difficile chiudere un occhio – e non è un caso che sia la prima volta che la sceneggiatura non attinge dall'opera del sommo Ian Fleming... Dopo la dura realisticità di Timothy Dalton, Brosnan trasforma James Bond in un guascone che atterra i nemici a colpi di battute che si credono gagliarde ma in realtà sono risibili e di gusto confuso. Però l'irruzione in carro armato nel centro di Mosca e il prologo aereo hanno un che di straordinario. Deludono Izabella Scorupco e Sean Bean, anche se Famke Janssen che uccide nell'atto sessuale non è una brutta idea. Miss Moneypenny cambia volto (adesso è Samantha Bond), ed M diventa donna (ed è una carismatica Judi Dench). Copione di Bruce Feirstein e Jeffrey Caine. Regia di Martin Campbell.
Considerevole successo per il brano GoldenEye, cantato da Tina Turner. Musica di Eric Serra.
Film DISCRETO (6) — Bollino GIALLO
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